
Arcisate-Stabio: la nuova linea diventa realtà
Arcisate-Stabio: la nuova linea diventa realtà

Venerdì 22 dicembre si è svolta la cerimonia di inaugurazione della linea Arcisate-Stabio, una nuova infrastruttura dedicata al servizio passeggeri che collega la Lombardia con il Canton Ticino.
Dopo due anni di lavoro caratterizzati da molteplici sfide tecniche, è arrivata a compimento la costruzione della tratta Arcisate-Stabio, la nuova linea ferroviaria che collega Italia e Svizzera realizzata da Salcef. Frutto di un investimento di oltre 260 milioni di euro, l’opera è il primo valico transfrontaliero senza stazione di confine e rappresenta un tassello fondamentale per potenziare i trasporti tra Lugano a Milano.
All’evento di inaugurazione del 22 dicembre hanno presenziato alcuni tra i più importanti rappresentanti delle Istituzioni coinvolte: il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, la Presidente della Confederazione elvetica Doris Leuthard, il Governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni e l’Amministratore Delegato di RFI – Rete ferroviaria italiana Maurizio Gentile

Il viaggio inaugurale si è svolto lungo la tratta da Varese a Mendrisio, che sarà aperta al pubblico a partire dal 7 gennaio. Le autorità italiane insieme al Ministro elvetico si sono recate alla nuova stazione di Induno Olona, dove si sono svolti il brindisi di rito e un discorso ufficiale congiunto.
Unanime la soddisfazione dimostrata: Gentile ha ricordato che da oltre un secolo non veniva costruita una linea transfrontaliera tra i due paesi, e ha aggiunto che si tratta di un’opera strategica che consente di realizzare un “vero collegamento europeo”. Il Governatore Maroni ha sottolineato l’importanza che la nuova infrastruttura avrà per la vita dei cittadini che ogni giorno si spostano per lavoro, commentando: “oggi la Lombardia, l’Italia, e la Svizzera sono ancora più vicine”.
Il Ministro Delrio ha ringraziato tutti gli attori coinvolti nella realizzazione del progetto, dagli operai agli ingegneri che hanno lavorato in condizioni particolarmente difficili e a RFI che ha partecipato con importanti investimenti. Dal 2014 al 2017 l’Italia ha stanziato circa 30 miliardi in più nel settore ferroviario – come ha spiegato il Ministro – promuovendo un modello di sviluppo dei trasporti sostenibile.
Concetti condivisi dal Ministro svizzero che ha sottolineato quanto sia importante che la crescita economica delle due regioni confinanti, la Lombardia e il Ticino, venga sostenuta da infrastrutture efficienti, veloci e con un basso impatto ambientale.
All’evento ha partecipato anche la Presidente di Tilo e Amministratore Delegato di Trenord Cinzia Farisè. A rappresentare Salcef sono intervenuti il Managing Director Valeriano Salciccia e il Project Manager del cantiere Bruno Giovannini.
Il ruolo di Salcef: esperienza, competenze, gioco di squadra
La nuova linea Arcisate-Stabio si configura come un progetto fortemente integrato che comprende la realizzazione di molteplici opere civili accanto alla costruzione dell’intera infrastruttura ferroviaria, dal binario all’elettrificazione della linea. L’opera rappresenta un esempio della capacità del Gruppo Salcef di offrire un servizio a 360°, sulla base dell’esperienza e delle capacità acquisite nelle sue attività in Italia e all’estero.
I lavori sono iniziati nel 2009 per poi interrompersi, la svolta avviene nel luglio 2015 quando RFI affida il cantiere a Salcef. Nei momenti di massima intensità hanno lavorato al cantiere circa 350 persone, insieme a un centinaio di tecnici RFI. Il ruolo del Gruppo è stato determinante per raggiungere gli obiettivi richiesti da Rete Ferroviaria Italiana, e sbloccare una situazione di stallo che aveva creato disagi a tutta la comunità interessata dall’esecuzione della ferrovia.
La linea Arcisate-Stabio è stata realizzata superando molteplici imprevisti e difficoltà tecniche, dovute anche dalle particolari caratteristiche morfologiche del terreno. I successi che hanno portato al completamento dell’opera dipendono dalle capacità tecniche di Salcef, ma anche dall’eccellente gioco di squadra messo in atto da tutti gli attori coinvolti: i lavoratori occupati in produzione, lo staff di ITALFERR e RFI.
Caratteristiche dell’opera
Si tratta del primo valico transfrontaliero che congiunge Italia e Svizzera realizzato senza stazioni di confine. Il passaggio diretto è reso possibile da un innovativo sistema di transizione dinamica che permette di effettuare in piena sicurezza il passaggio “in corsa” dalla rete ferroviaria italiana a quella svizzera, e viceversa.
L’opera consente di percorrere la distanza da Varese a Mendrisio in meno di mezz’ora, e di collegare Como a Varese in 41 minuti. A partire dal 7 gennaio saranno introdotte le linee S40 Como-Mendrisio-Varese, estesa a Malpensa da giugno, e S50 Varese-Mendrisio-Lugano-Bellinzona, per un totale di 153 treni giornalieri.
Il tracciato si sviluppa a partire dal fiume Olona e attraversa i centri urbani di Induno Olona e Arcisate, supera la valle del torrente Bevera e, nella piana di Gaggiolo in comune di Cantello, si connette con la linea Stabio-Mendrisio realizzata dalle Ferrovie Federali Svizzere (FFS).
In tutto il primo tratto, fino al bivio Bevera per Porto Ceresio, la linea esistente è stata raddoppiata. La seconda parte invece è stata realizzata ex novo con la costruzione di una linea a doppio binario.
L’intera tratta è alimentata a 3 kV in corrente continua fino al confine di Stato, dove avviene il cambio di tensione a 15 kV in corrente alternata, in uso sulla rete svizzera.
Oltre alle infrastrutture sono state realizzate tre nuove stazioni: Induno Olona, Arcisate e Cantello Gaggiolo.
Sfoglia il libro fotografico Arcisate-Stabio, nuovo collegamento ferroviario
Arcisate-Stabio in cifre
Armamento ferroviario e trazione elettrica
4,6 km di raddoppio e interramento della linea esistente
3,6 km di nuova linea
Opere civili realizzate
3 stazioni
1 ponte e 1 viadotto a sette campate (450 metri)
2 gallerie: la Galleria “Induno” (circa 950 m) e la Galleria “Bevera” (970 m)
15 sottopassi e cavalcaferrovia